L'Appello di Biblia
Omero? presente, Dante? presente, Bibbia? ASSENTE!
La Bibbia è una travolgente sequenza di racconti....."un immenso vocabolario" diceva il poeta Paul Claudel, "è un grande codice" sosteneva il critico Northrop Frye che continuava parlando di "pagine piene di sacaralità, ma anche di umane passioni, sulle quali si forma l'immaginazione dell'uomo occidentale, la mappa, talvolta oscura, dei simboli e delle metafore, che scandiscono la storia dell'Occidente lungo i secoli e fino ad oggi".
Teologi, critici ed esegeti riconoscono da tempo il valore lettarario della Bibbia: il racconto dei tempi dell'uomo misurati con il tempo di Dio, il linguaggio assolutamente straordinario, che mescola prosa e poesia, il ricco tessuto narrativo e simbolico, le descrizioni vivide di uomini lontanissimi nel tempo che sembrano grandi personaggi di romanzi. Sono questo gli elmenti che fanno della Bibbia l'opera letterarie di tutti i tempi, quella in cui si ritrovano le radici culturali dell'intera umanità e il fondamento comune delle tre religioni monoteiste (ebraismo, cristianesimo, islamismo).
Biblia si è fatta promotrice dal 1989 di un appello per promuovere un processo di educazione lettraria del testo biblico nella scuola che altrimenti negherebbe ai giovani la possibilità di riflettere sulla comune eredità biblica del vicino Oriente e dell'Occidente e di sviluppare, invece che la contrapposizione, la capacità di comprensione degli altri universi religiosi. Biblia chiede alla scuola l'introduzione dello studio della Bibbia partendo dal valore letterario del testo sacro per condurre i giovani ad una riscoperta consapevole della matrice biblica dell'Occidente e produrre una più feconda e impegnativa cultura dello scambio tra le religioni.