Perchè BCS
BIBBIA CULTURA SCUOLA
La presenza del testo biblico a scuola non ha finalità confessionali o proselitistici, ma è legata al carattere fondativo della Bibbia, intesa quale chiave di lettura e di comprensione della cultura occidentale.
Il nostro intento è di proporre lo studio della Bibbia in una prospettiva interculturale, scientifica, aconfessionale e laica, seguendo le metodologie elaborate dalle scienze bibliche, a partire dal metodo storico-critico, senza trascurare le grandi tradizione storiche delle letture e delle interpretazioni.
Secondo la nostra proposta, lo studio della Bibbia a scuola non è finalizzato alla promozione di una particolare confessione religiosa, ma punta alla conoscenza storica della pluralità delle esperienze religiose che la Bibbia ha suscitato e testimoniato. Non si tratta però solo di guardare al passato, il dialogo interreligioso costituisce infatti un tassello fondamentale per una educazione improntata al rispetto e al dialogo fra le diversità e favorisce la realizzazione di percorsi didattici finalizzati alla conoscenza del patrimonio spirituale ed etico delle varie tradizioni.
Il gruppo di lavoro:
- Piera Arata (membro del Consiglio Direttivo di Biblia)
- Guido Armellini (saggista e formatore)
- Claudia Chemelli (docente Sc. sec. II grado)
- Erica Correnti (docente Sc. primaria)
- Deborah D'Auria (docente Sc. sec. II grado)
- Maria Nisii (docente Sc. sec. II grado)
- Laura Pasquino (membro del Consiglio Direttivo di Biblia)
Luciano Zappella (coordinatore Biblia–BCS)